Trattamenti fisioterapici
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La rieducazione motoria o Kinesiterapia è costituita dall’insieme di tecniche tese al recupero funzionale muscolare, miofasciale, articolare e di coordinazione del movimento di uno o più arti in seguito a interventi chirurgici o traumi.
Esistono differenti forme di esercizio terapeutico che per ogni singolo caso vengono scelte appropriatamente e consentono tramite movimenti attivi e/o passivi di migliorare l’articolarità, il tono-trofismo muscolare, la coordinazione e l’equilibrio, prevenire le ricadute, ridurre il dolore e raggiungere infine, la migliore funzione possibile.
La rieducazione motoria diventa determinante nel trattamento delle patologie a carattere neuro-motorio.
La massoterapia è l’insieme dei trattamenti di manipolazione praticati sulla superfice corporea del paziente, che rimane solitamente passivo, allo scopo di migliorarne la circolazione sanguigna e di restituire agli arti la mobilità compromessa da lesioni muscolari.
Il massaggio, praticato sui tessuti molli (pelle, sottocutaneo, legamenti, tendini e muscoli), cerca di restituire, tramite un’azione rilassante o tonificante a seconda delle situazioni terapeutiche, la normale mobilità e lunghezza delle strutture lese, compromessa non solo da affezioni traumatiche (quali ad esempio le contratture), ma anche da affezioni reumatiche, circolatorie o nervose.
Il Kinesiology Taping è un nastro adesivo elastico con spessore e peso paragonabili a quelli della cute umana.
Il tape non contiene farmaci o ingredienti chimici, è traspirante, resistente all’acqua e utilizzabile per più giorni fino a una settimana.
Agisce sul corpo con un drenaggio costante 24 ore al giorno e, una volta tolto, non lascia residui sulla pelle.
Viene utilizzato per un bendaggio ad effetto bio-meccanico per il trattamento di disordini muscolari, disturbi della circolazione sanguigna e linfatica, per l’attenuazione del dolore e per aiutare il riallineamento articolare.
Il beneficio principale è quello di sostenere i processi di guarigione corporei.
L’obiettivo finale della riabilitazione è il completo recupero del gesto atletico.
Per qualsiasi patologia il fine riabilitativo è quello di recuperare le qualità psiconeuromotorie che caratterizzano i gesti complessi che vengono eseguiti durante la vita di tutti i giorni e nello sport.
Questa necessità è coerente con le più moderne tendenze riabilitative che curano più gli aspetti di controllo neuro-motorio e propriocettivo, rispetto a quelli legati alla forza e alla potenza muscolare, che in ogni caso devono essere recuperati.
Per questo alla fine di ogni ciclo terapeutico aiutiamo i nostri pazienti a verificare in campo il loro stato, accompagnando gli atleti a recuperare integralmente il gesto atletico evitando inutili errori che potrebbero pregiudicare la guarigione completa.
Quando viene consigliato dal medico specialista di sottoporsi ad un intervento chirurgico, il pensiero e le preoccupazioni del paziente vanno subito alle eventuali complicanze legate all’intervento chirurgico ed alle eventuali difficoltà che incontrerà nel recupero post-operatorio della parte lesa. Tali difficoltà si traducono in termini di percentuale di recupero e nei tempi di ripresa: per questo motivo il percorso riabilitativo deve tener conto delle inevitabili fasi fisiologiche.
Purtroppo si dà poca importanza alla fase di fisioterapia pre-intervento. L’obiettivo di questa fase della fisioterapia è quello di evitare un’atrofia muscolare dovuta all’immobilità post-chirurgica e di educare il paziente, insegnandogli degli esercizi che dovranno essere eseguiti durante tutto il periodo di fisioterapia. Così facendo il paziente poi non dovrà apprendere esercizi nuovi, ma riprendere quelli già eseguiti ed il percorso riabilitativo sarà più efficace e mirato.
Quindi la riabilitazione inizia ancor prima dell’operazione: cosa questa che noi terapisti ed operatori del settore riusciamo a far accogliere alle persone prossime ad intervento chirurgico con molta difficoltà, talvolta anche a causa di un gap comunicativo fra medico specialista e paziente al momento del colloquio.
Sicuramente non per tutti gli interventi chirurgici è necessario o possibile programmare una riabilitazione pre-chirurgia: ad esempio non la possiamo programmare in caso di eventi traumatici dove è richiesta una soluzione chirurgia immediata, mentre la programmeremo in quei casi dove l’operazione viene pianificata.
La riabilitazione post-operatoria è un percorso fisioterapico finalizzato a raggiungere il miglior risultato possibile dopo un intervento chirurgico. Prevede una serie di esercizi riabilitativi, svolti sotto l’occhio vigile del terapista, atti a favorire il recupero completo del paziente o meglio delle sue attivitè motorie. Viene creato un percorso riabilitativo seguendo tecniche specifiche e su misura per ogni paziente.
I tempi di recupero nella fase di riabilitazione post-operatoria variano in base a vari fattori come il tipo di intervento a cui si è stati sottoposti, la volontà e il fisico del paziente, la zona infortunata etc. La bravura e la capacità dei nostri terapisti è quella di individuare il percorso riabilitativo migliore da intraprendere per raggiungere in minor tempo possibile i risultati programmati.
In caso di problematiche come alterazioni eccessive di cifosi o lordosi, scoliosi, inversioni di curva, varismo o valgismo, riduzione di mobilità articolare, sovraccarichi funzionali può essere utile un percorso di rieducazione posturale.
E’ un metodo che permette di aumentare la conoscenza del proprio corpo in generale migliorando la percezione della colonna vertebrale, degli arti superiori e inferiori e le posizioni che queste parti del corpo assumono nello spazio. Un programma di esercizi in grado di scoprire le zone del corpo rigide e dolorose e di verificare se l’immagine che si ha del corpo è reale o distorta. La ginnastica posturale porta ad acquisire la capacità di controllo del corpo, a migliorare la postura e l’utilizzo dello stesso.
Nel nostro studio non utilizziamo un metodo soltanto ma prendiamo spunto dai principi delle scuole di Mezières, Backschool, Souchard, Pilates. McKenzie, Metodo Raggi-Pancafit.
Non si rivolge a una specifica fascia d’età o categoria, è utile per tutti, da chi vuole imparare a muovere il proprio corpo in modo corretto (sportivi e non) a chi ha patologie vertebrali di origine posturale (lombalgie / mal di schiena, lombosciatalgie, protrusioni, ernie discali, cervicalgie).
Non ci sono limiti di età, la ginnastica posturale può essere utile a bambini, adolescenti, adulti, donne in gravidanza, anziani, sportivi.